domenica 1 gennaio 2012

Cats: ora i gatti parlano italiano... ma ballano parecchio meno


Cats, edizione italiana della Compagnia dell Rancia, uno degli "eventi" del panorama musical italiano; sono molto affezionato a questo spettacolo, che ha fatto nascere la mia passione per questo genere, e per questo non vi nascondo che ho ero molto titubante nell'andare a vedere questa "nuova" versione, criticata, apprezzata...mi hanno detto "non devi fare confronti con l'originale, è una cosa diversa"; questo è vero, e ne va tenuto di conto, ma i paragoni con l'originale vanno fatti perche CATS di fatto esiste! non per questo però ciò che è diverso dall'originale è necessariamente sbagliato e viceversa... e devo dire che complessivamente pensavo peggio: lo spettacolo è di qualità, con un cast eccellente, un'orchestra magnifica, con alcune cose che funzionano molto, e altre piu disastrose... ma più che recensire voglio raccontarvi la mia esperienza passo passo...

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Overture, gli occhi dei gatti nel buio del palco funzionano bene, per certi versi anche piu suggestivi delle lampadine originali....bene mi dico, cominciamo benissimo!
Si accendono le luci e intravedo il nuovo setting di Gabriele Moreschi: il luna park abbandonato, ok, molto diverso dall'originale, ma è bello, l'impatto c'è;

parte Jellicle song for jellicle cats... e improvvisamente appaiono gia molto chiari i punti di forza e i punti deboli dello spettacolo: da un lato la parte musicale perfetta, l'orchestra suona magnificamente, i performer puliti perfetti, nei loro cori a  5 voci, la fonica bilanciata benissimo (avevano aggiunto casse intorno alla sala per avere i giusti effetti).  Le traduzioni di Franco Travaglio si adattano perfettamente alle canzoni, sono ben fatte e gradevoli a sentirsi, un gran bel lavoro.

Dall'altro lato i costumi e la coreografia; i costumi di casa Coveri hanno due difetti principali: o sembrano dei pigiamoni di flanella, o sono molto umanizzati, un grave errore a mio avviso, visto che per tutto lo spettacolo lo scopo è convincere lo spettatore di trovarsi davanti a dei gatti... allora perche devono avere il chiodo o i vestitini sexy? l'umanizzazione dei performer che fanno i gatti è una roba che proprio non funziona, spezza la magia!

Le coreografie di Ezralow, questa ma anche quelle dopo,, beh, su questo c'è poco da salvare, piu che coreografia siamo davanti a un movimento coordinato di massa, non c'è eleganza, non c'è tecnica, si salvano le acrobazie, ma per il resto, proprio non ci siamo... Si ha l'impressione che manchino proprio di concetto, che non seguano una logica, ma che siano un po' buttate li... non sono feline, non sono tecniche, non sono d'effetto. Senza contare che ricordo il livello richiesto alle audizioni, quindi è anche uno spreco di potenzialità dei performers!
Ripeto, non sono brutte solo perchè sono diverse, la scena di Mongojerry e Rumpleteaser non ha la doppia ruota: chissene, la mega ruota di camion è un'idea che funziona e quindi la scena è ottima! Skimbleshanks non ha il treno: ok mi sta bene, perchè l'idea del mega carrello della spesa funziona tantissimo, ed è un momento bellissimo!
il problema è quando si togliel'idea o la coreografia originale, per metterci il nulla!

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C'è da dire che però, questo gatti cantano cosi bene, e la musica di Webber è cosi bella, che ti dimentichi proprio del fatto che potrebbero ballare di piu, o avere costumi diversi, veramente, le voci e la musica sono travolgenti, per cui alla fine tuto il primo atto passa abbastanza bene e funziona abbastanza. Finche non arriviamo al Jellicle Ball. La tragedia.
Smettono di cantare. L'incantesimo si rompe. Entrano i Kimono. i gatti si mettono i kimono.
Io penso che sia una scherzo.
Comincia la coreografia. Un misto tra una una cerimonia tribale e un saggio di danza contemporanea.
Ora io sono aperto a qualunque nuova idea, ai carrelii, alle ruote, ai luna park, ma i gatti che per piu di un'ora ti hanno convinto di essere gatti, improvvisamente si umanizzano, si mettono i kimono e fanno quella cosa che tutto è tranne il Jellicle Ball! Segue momento con i gatti che corrono per il palco e ogni tanto fano acrobazie. In questa scena è sbagliata la regia, la lettura dei personaggi, la coreografia, l'atmosfera: qui non è possibile non fare confronti: da una parte hai una scena perfetta, mozzafiato, che vorresti non finisse mai, dall'altra una roba veramente tirata via, che ti fa desiderare una fine precoce ad un primo atto che invece, fino ad ora, onestamente aveva il suo perchè.

Il secondo atto scorre fluente, tra bellissime idee (il carrello), idee non male ( i gatti che combattono in volo a me tutto sommato sono piaciuti, ok che i cavi erano a vista, però i giochi di contrappeso erano carini, e le battaglia a suon di passi di danza dell'originale non è che fosse proprio una meraviglia), e idee sbagliate (la ballata è un pezzo molto bello: che senso ha che i gatti lo facciano TUTTI seduti mentre vengono proiettate le ombre cinesi? Potevano essere un'idea carina, alla lion king, ma che almeno qualcuno le muova ste sagome, proiettate che senso ha?), fino ad arrivare a Memory e al mastodontico finale corale, eseguito magistralmente, da brividi.
Il cast merita veramente una lode, per la bravura con cui tengono su lo spettacolo e meritano di essere almeno citati: Azzurra Adinolfi, Federica Baldi, Gianluca Ciatti, Simone De Rosa, Tiziano Edini, Stefania Fratepietro, Silvania Isolani, Alessandro Lanzillotti, Roberto Miolla, Fabio Monti, Giulia Ottonello, Alessandro Neri, Massimiliano Pironti, Maria Silvia Roli, Andrea Rossi, Laura Serafina


Il bilancio dunque è presto fatto: questo CATS ha un cast eccezionale e preparato, un'orchestra notevole, una traduzione bella ed efficace, e delle buone nuove idee; bastava che i costumi e le coreografie avessero lo stesso livello di chi le indossava e le ballava, per rendere anche questa edizione indimenticabile, mentre cosi rimane uno spettacolo molto buono, ma lontano dalla magia originale.




il video promo dell'edizione rancia...





...e la stupenda Jellicle song for Jelliche cats della versione originale...

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