domenica 1 gennaio 2012

Phantom e Sister Act

Quanto tempo dal mio ultimo post! Sono stati mesi impegnativi che non mi hanno lasciato tempo per scrivere ma adesso son qui a mettermi in pari, partendo dalla toccata e fuga londinese di novembre, dove non potevo perdermi il nuovo Sister Act e dove ho ri-visto e ri-apprezzato il Fantasma con un nuovo cast,  fino ad arrivare a ieri, a Milano, dove il cast della Bella e la Bestia ha fatto sì che sia valso  combattere le intemperie per giungere al nord! :)


SISTER ACT,  a divine musical comedy!

La storia la conosciamo tutti, e quella è... ma per il resto Sister act è una cosa completamente nuova, molto teatrale e poco cinematografica, uno spettacolo fresco, diverso, assolutamente spassoso... sicuramente meno "grandioso" di altri masterpiece londinesi, ma assolutamente da vedere!
La colonna sonora era in assoluto la cosa che più mi spaventava, l'idea di avere canzoni completamente nuove, seppur scritte dal grande Alan Menken, mi preocupava non poco perchè alla fine chi non è affezionato alla colonna sonora del film? Volutamente non ho sentito niente, volevo andare a scatola chiusa.... Beh, scommessa vinta! Le musiche sono strepitose! Lo stile è sul Gospel, guardando anche al pop, ai Beegees, per arrivare alle parti melodiche stile Disney, che a Menken vengono particolarmente bene,  insomma... sono uscito e ho comprato il cd!
I testi di Bill e Cheri Steinkellner non veramente spassosi, con battute continue, e anche nei testi delle canzoni di Glenn Slater si ride un sacco; un esempio tipico è la canzone in cui le suore raccontano come hanno avuto la loro vocazione, musica divertente, testo morir dal ridere!
Tutto lo spettacolo è composto da "visioni" molto buone ben realizzate, dalle scenografie della chiesa in rovina che migliorano lungo lo spettacolo, ai (pochi) uomini in scena che cantano come i Bee Gees, ai costumi finale delle suore, con le tonache di paillettes.




Le sconografie sono molto belle ma da quello che avevo letto mi aspettavo qualcosa di mastodontico, invece sono molto funzionali, belle a vedersi, ma la cattedrale di the sound of music era un'altra cosa in fatto di dimensioni (tra l'altro il teatro è lo stesso, potevano tenerla:))
Arriviamo alle suore: meravigliose, voci da paura armonizzate meravigliosamente, sicure nei loro personaggi, energiche e armoniose nelle coreografie di Anthony Van Laast, veramente strepitose, tutte!


Patina Miller, al suo debutto nel WestEnd, è talmente sicura nella sua parte da farti pensare che sia Whoopi Goldberg uscita dal film, ha fatto un gran lavoro sull'atteggiamento, sui movimenti, è perfetta, e vocalmente è mostruosa.
Sheila Hancock dà prova di grande attrice riuscendo a gestire bene il ruolo rigido della madre superiora che però ha, a differenza del film, un'ironia molto accesa.
Maggie May sostituiva Katie Rowley-Jones (che mi sarebbe piaciuto vedere in un ruolo diverso da Nessarose) che è in maternità, splendida voce, e sicura nel ruolo.
Claire Greenway, nel ruolo di sister Mary Patrick (la suora "sovrappeso") è una rivelazione! Voce favolosa, ironica nel ruolo, tiene la scena con simpatia e sicurezza
Insomma, non sarà un capisaldo del musical londinese, ma sono due ore e mezzo che volano e ti lasciano la voglia di vederlo ancora!





...da una novità passiamo ad un grande classico londinese,
THE PHANTOM OF THE OPERA

Non vedevo questo spettacolo da molti anni, l'ho visto nel 2001 con il grande John Owen-Jones, e poi l'avevo rivisto a Broadway nel 2006, ma una replica poco fortunata e non mi era piaciuto, quindi ho deciso di togliermi una soddisfazione e sono tornato a vederlo a Londra, ho acquistato un costoso posto in platea precisamente sotto il lampadario, e sono andato.... che dire... un'emozione! E non solo per il fatto che vedere il lampadario caderti addosso toglie il fiato, ma perchè mi sono trovato davanti un cast eccezionale! Come non se ne trovano facilmente!
Mi sono di nuovo emozionato come la prima volta, con brividi lacrime e quant'altro!
Inutile che stia a recensire la meravigliosità dell'allestimento o delle musiche di questo spettacolo che esaurisce i teatri da quasi 30 anni... chi l'ha visto lo sa, e chi non l'ha visto... prenda il primo aereo!
Ma voglio spendere qualche parola per il superbo cast:
Gina Beck è una Christine perfetta, non troppo lirica (solo nei punti giusti), con una voce cristallina perfetta per la parte, capace di emozionare e di lasciar passare con le note i dubbi intimi del suo personaggio
Simon Bailey è un buon Raoul, voce pulita e ben miscelata con Gina nei duetti, buono
Rebecca Lock non è una brava Carlotta, E' Carlotta! Potentemente lirica ma non pesante, giusta nei modi, controlla benissimo i passaggi da quando si atteggia a grande cantante, a quando lascia trasparire i lati pemalosi del suo carattere, è ironica, simpatica, ti affezioni a lei, favolosa.
Arriviamo al pezzo forte:
RAMIN KARIMLOO è INCREDIBILE. Avevo sentito buona cose su questo "più giovane interprete del fantasma" ed ero molto curioso... alla fine il mio termine di paragone era Owen-Johns per cui...
Strepitoso. Strepitoso. e ancora strepitoso. Una padronanza del personaggio senza uguali, che non lascia minimamente trasparire la sua giovane età, anzi! Una voce impeccabile e travolgente che ti trascina dentro lo spettacolo, e con un controllo dei timbri in grado di decidere quanto affascinare e quando far rabbrividire...bravissimo. Il finale del primo atto con la sua reprise, il pezzo orchestrale e la caduta del lampadario mi hanno emozionato come non succedeva dal 2006 quando vidi Idina Menzel volare :)
Aspettiamo di vedere Ramin, di nuovo nel ruolo del fantasma, nel sequel Love Never Dies, in scena da Marzo a Londra...


questo video non rende giustizia, ma è l'unico di Ramin Karimloo che ho trovato...

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