domenica 1 gennaio 2012

La bella e la bestia a milano!

...nonostante il meteo abbia fatto di tutto per impedirmi di arrivare a Milano io, stoico, sono giunto in Piazza Piemonte, davanti al rinnovato teatro nazionale!
Che dire le aspettative erano proprio tante, anche perchè personalmente da anni aspettavo che Stage venisse in Italia a far vedere alle persone cosa vuol dire un Musical con la M maiuscola... perchè questo è La Bella e la Bestia: un musical davvero, un musical in grande stile, una cosa che nessuno può definire "spettacolino" come spesso il musical italiano (e a volte a ragione) viene definito.
Perchè la bella e la bestia è una SCOMMESSA VINTA.
Ho visto Beauty and the Beast a New York, quindi i paragoni sono stati d'obbligo, ma questo FAVOLOSO spettacolo era curato sotto ogni aspetto, niente mi ha lasciato insoddisfatto, cosa MAI successa in Italia prima di oggi!
Ma veniamo ai commenti sui singoli aspetti di questa meravigliosa favola che ha preso vita!

Le scene sono molto fedeli alla versione di broadway come concezione: alcune scene, come "stia con noi" subiscono un po' la penalizzazione del numero ridotto di persone, ma ritengo che l'entrata ed uscita dei personaggi sia stata ben gestita in modo da dare comunque la sensazione del crescendo esplosivo del pezzo...
L'unica scena che perde molto rispetto a NY è la trasformazione della Bestia che, seppur carina, non è assolutamente ai livelli della magica trasformazione in volo, praticamente identica al cartone, di Broadway...
Le scenografie di David Gallo mi sono piaciute moltissimo, il castello è scomposto in vari pezzi che si compongono in base alla scena necessaria, l'esterno piuttosto che la sala piuttosto che l'entrata; non vi nascondo che l'imponenza dell'intero castello che c'era a broadway mi è mancata, ma trovo che la soluzione adottata sia molto buona per la resa, e per il modo in cui permette di giocare con i punti di luce e di buio, e rende alcuni momenti persino più belli (ad esempio il ballo, emozionante, tra luci e scene, decisamente PIù BELLO della versione di NY);  i fondali dipinti con colori accessi ricordano il cartone, dando questa sensazione che i personaggi siano usciti fuori dalla pellicola!
I costumi di Miguel Angel Huidor sono veramente ben fatti e curati in ogni dettaglio, niente da invidiare alla versione originale... in maniera particolare ho amato gli abiti della scena del ballo, molto più fedeli al cartone rispetto ai newyorkesi... bellissimi
Il disegno luci, è una delle cose che spesso negli spettacoli trovo trascurato, mentre invece quello di Mike Baldassarri era ben studiato, capace di mettere in evidenza le scene e in armonia con gli eventi e con la musica
L'orchestra: L'orchestra rende lo spettacolo cento volte superiore, e fa a tutti gli spettatori una vera e propria lezione di teatro, con l'overture, l'entracte, e l'accompagnamento al pubblico che se ne va... ti catapulta nella storia....  nello specifico la direzione di ieri pomeriggio era di Luca Pavanati, hanno suonato davvero benissimo le orchestrazioni di Danny Troob, è la dimostrazione di quando la magia dell'orchestra sia insostituibile! (i complimenti vanno fatti anche alla fonica, che è riuscita magistralmente ad unire voci e suoni)

Prima di passare al cast vorrei complimentarmi con chi ha adattato i testi, Franco Travaglio. Mi ero già espresso con perplessità riguardo ad usare nuove parole per canzoni già conosciute ed amate, e sono tutt'ora dell'opinione che alcune parti come ad esempio Stia con noi/Qui da noi o la canzone iniziale potevano essere lasciate come erano; però il lavoro di Travaglio è veramente eccellente, non solo le traduzioni sono abbastanza fedeli, ma anche le parole sono perfette sulla musica, i testi delle canzoni scorrono piacevoli all'orecchio senza nessunissima fatica anche a chi, come me, è abituato all'originale, segno di un lavoro davvero ben fatto. Mi è piaciuto a tal punto che non vedo l'ora che esca il cd...

Ma veniamo al cast:
Stage entertainment ha messo insieme un cast eccezionale, tutti molto bravi, dai protagonisti all'ultimo dell'ensemble, i cori erano perfetti, le interpretazioni, chi più chi meno, davvero di ottimo livello!
Citerò per bravura Manuela Zanier-Mrs Bric, Simone Leonardi-Din Don, Roberto Giuffrida-Letont, Alice Mistroni-Babette, Gabriella Zanchi-M.me del la Grand Bouche
In particolare:

Andrea Croci è un Gaston convincente, meno bullo e tanto Narciso rispetto alle versioni classiche, ma molto bravo
Emiliano Geppetti ha una naturalezza incredibile nel personaggio di Lumiere, e infatti convince moltissimo nella recitazione, molto molto bravo
Arianna è una Belle molto brava, canta con sicurezza una parte anche molto impegnativa per lei in determinati punti, è brava nei movimenti e negli atteggiamenti, la recitazione in un paio di punti leggermente troppo sopra le righe, ma complessivamente brava davvero
Micheal Alieri è bravo, ma in alcuni punti non convince... mi spiego: Micheal è perfetto nel secondo atto, quando la bestia si sta ammorbidendo, la voce si addolcisce un po', i movimenti si rilassano e diventano anche goffi e divertenti, diventa più "umano": in questa parte Altieri è bravo e calzante il personaggio... Il problema è che è un po' cosi anche nel primo atto, quando la bestia deve essere mostruosa e fare paura... cosa che non fa! La voce è troppo poco scura, gli atteggiamenti ancora troppo aggraziati, ed il taglio ironico che la regia da al personaggio già a partiredal primo atto, magari non aiuta.
Il momento migliore è la reprise di "if I can't love her" dopo che ha lasciato andare Belle: quell'energia, quella voce sono quelle che la Bestia deve avere, mi ha emozionato!!

Insomma la Bella e la Bestia è sicuramente una delle cose migliori, se non la migliore, che io abbia visto nel panorama del musical italiano.
E a chi mi dice "beh vabbè si fa presto a fare uno spettacolo grandioso con una valanga di soldi" rispondo che non sempre denaro vuol dire qualità! E che se c'è la qualità e la voglia di offrire al pubblico qualcosa che non dimentichi, lo si può fare anche con low budget (guardate Spring Awakening ed esempio)! E infine che anche Wicked o il Phantom costano milioni, ma se riesce a passare il concetto che il musical è un investimento che dà lavoro RENDE, magari si apriranno nuove strade anche per l'Italia, che permettano al teatro di sprav-vivere anche quando i governi tristemente non lo aiutano

Non perdetevelo!

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